"Il Sindaco di Fontevivo, Tommaso Fiazza, evidentemente non
voleva essere da meno della collega, di scranno e di partito, lodigiana. Così,
ha pensato bene di introdurre una clausola nel bando comunale per l’accesso ai
contributi per gli affitti: il richiedente deve presentare documenti che
certifichino l’assenza di proprietà ad uso abitativo in stati esteri. Una norma
che esclude di fatto le persone di origine straniera dalla possibilità di
usufruire dei contributi previsti dal Fondo Affitti." Lo scrive in un documento Potere al Popolo.
"Per accedervi, infatti,
queste persone non solo dovrebbero sborsare somme considerevoli per andare e
tornare dal paese di origine, cosa impossibile se la zona è teatro di guerra.
Ma sarebbero costretti ad avventurarsi nella burocrazia locale, a volte
tutt’altro che efficiente, e provare a recuperare la documentazione entro il 9
novembre. Il tutto senza considerare che, anche nel caso in cui l’impresa
dovesse riuscire, il Comune potrebbe comunque respingere la documentazione come
non idonea e senza altre spiegazioni, esattamente come già successo a Lodi.
Questo significa calpestare il diritto di tutte e tutti all’abitare.
"Ma
non ci dobbiamo stupire - conclude il comunicato di Potere al Popolo - sono provvedimenti che seguono la direzione del razzismo
istituzionale promosso dal governo gialloverde, come il “decreto (in)sicurezza”
e la criminalizzazione del modello Riace. È ora di una mobilitazione popolare
contro questa deriva: per questo parteciperemo, e invitiamo tutte e tutti a
farlo, alla manifestazione chiamata da Ciac Onlus per il pomeriggio di sabato
27 ottobre, contro il decreto Salvini e la cultura dell’odio. Se ce ne fosse bisogno, ora abbiamo
un motivo in più per lottare. E viene proprio dalla nostra provincia."
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