venerdì 15 dicembre 2017

GLI ALIMENTARISTI IN PIAZZA PER LA FRONERI: UNA FORTE PROVA DI SOLIDARIETA', CONTESTATA LA MAESTRI (PD)

La solidarietà tra i lavoratori non è morta. E' questo il primo messaggio che viene dalla partecipata manifestazione di stamattina che ha attraversato le vie della città per concludersi di fronte alla sede dell'Unione Industriali. 

Almeno 1.000 lavoratori e lavoratrici del settore alimentare, che resta uno dei più importanti della realtà industriale parmense, hanno dato man forte ai loro compagni della Froneri, l'azienda appartenente ad una società multinazionale, che ha decisione la completa liquidazione dello stabilimento di Via Bernini.

Oggi scattavano i licenziamenti e finora non è venuto nessun ripensamento dai proprietari dell'azienda, nonostante le parole di "sensibilità" alle ricadute sociali di questa decisione, espresse dai vertici della Nestlé (comproprietaria della Froneri), al termini dell'incontro con una delegazioni di lavoratori, avvenuto nella loro sede svizzera.

Per il 21 dicembre è prevista una nuova riunione al Ministero dello Sviluppo Economico ma al momento non si intravedono spiragli nemmeno per l'attivazione degli ammortizzatori sociali. Il confronto sembra vertere soprattutto su due aspetti: l'ammontare della buonuscita per i dipendenti licenziati (finora le promesse sono molto inferiori a quelle garantite in altre situazioni analoghe); l'aiuto ai lavoratori licenziati a trovare una qualche forma di ricollocazione in altre aziende.

Resta il pesante macigno dell'ennesima realtà industriale storica della città che rischia di scomparire definitivamente.

La manifestazione di stamattina ha registrato anche una contestazione nei confronti della parlamentare del PD, Patrizia Maestri, che ha colto l'occasione per la consueta passerella pre-elettorale. Delegati della Barilla e di altre fabbriche le hanno fatto capire che, dopo aver votato in Parlamento tutte le leggi che hanno ridotto i diritti dei lavoratori,  la sua presenza non è più gradita. Ma sicuramente continuerà ad avere tutte le attenzioni dei mezzi di informazione di proprietà dell'Unione Industriale.



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