lunedì 4 febbraio 2019

A SALVINI DISTURBA CHE A PARMA SI PARLI DEI CRIMINI DEL FASCISMO

Il Ministro Salvini non vuole che si parli dei crimini del fascismo in Jugoslavia
I "leghisti", compreso il loro capo Salvini, si sono mobilitati con grande clamore contro un'iniziativa antifascista che si terrà a Parma il prossimo 10 febbraio.

L'appuntamento pubblico, che si ripete ormai da 14 anni, vuole ricordare le vicende storiche della II Guerra mondiale nei territori della ex Jugoslavia e nelle terre italiane di confine nella loro complessità. I promotori affrontano criticamente il tema delle foibe e i suoi aspetti tragici, oggetto da parte del mondo neofascista, di campagne di falsificazione storica.
La comprensione di quelle drammatiche vicende richiede necessariamente di ricostruire anche i crimini orrendi che il fascismo italiano commise in quelle terre contro gli abitanti di origine slava. Discriminazioni, persecuzioni, mutilazioni, torture, assassini di massa di poveri innocenti. 

Ma è questa parte della storia che non piace ai gruppi neofascisti e nemmeno al Ministro Salvini che con questi gruppi fraternizza e commercia da tempo. Nessuna sorpresa che nella sua campagna quotidiana di diffusione di odio e di razzismo, il capo della Lega, si inalberi quando qualcuno ricorda i crimini del fascismo. Perché il fascismo fu ed è proprio l'essenza di tutto ciò che di ripugnante anima il capo della Lega e i suoi sgherri.

Salvini usa il suo ruolo di governo per minacciare l'ANPI che interpreta valori opposti a quelli odiosi che rappresenta la Lega e lo fa mantenendo viva la memoria dell'antifascismo, della Resistenza, dell'eroismo di chi si è battuto contro la dittatura fascista e che ancora oggi vuole battersi contro ogni rigurgito di quella macabra ideologia.

Invitiamo tutti gli antifascisti a schierarsi a difesa dell'ANPI e a sostenere tutte le iniziative che tengono viva la memoria delle tragedie che il fascismo ha prodotto per il popolo italiano e per tutti i popoli che sono stati vittime della sua vigliacca violenza e ricordano il coraggio di chi ha saputo battersi inflessibilmente contro di esso. 

2 commenti:

  1. Cerchiamo di costruire un fronte ANTIFASCISTA il più ampio possibile dobbiamo fermare questi rigurgiti fascisti fatti anche di negazione della storia. Non sono passati allora non passeranno oggi

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  2. Cerchiamo di essere tanti e tante per mantenere memoria di liberta e giustizia. Questi attacchi cercano di scardinare i principi della nostra Costituzione antifascista.

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