lunedì 18 febbraio 2019

LA CASA: UN DIRITTO DA CONQUISTARE

Recentemente a Parma si sono verificati diversi casi di sfratto con ampio spiegamento di forze di polizia. Questo ha indotto la Rete Diritti in Casa a organizzare un presidio, sabato scorso, di fronte alla Prefettura per riproporre con urgenza alla città la grave situazione abitativa e per denunciare l’inadempienza del governo che interviene solo sul piano repressivo.


Nel volantino distribuito ai cittadini la Rete Diritti in Casa denuncia che “a Parma per avere una casa in affitto nel mercato libero non  è più sufficiente un reddito fisso: ne servono due ... Quindi i poveri, italiani o stranieri, saranno sempre più costretti alla coabitazione forzata con amici o parenti, a dormire in auto o nei dormitori, ad accettare come alloggio tuguri pagati a caro prezzo”.


Occorre   invertire   la  tendenza che   progressivamente   ha  ridotto   il   numero   delle   case popolari, alloggi in cui la pubblica amministrazione stabilisce affitti proporzionali al reddito: da anni non se ne costruiscono, mentre numerosi appartamenti di edilizia pubblica sono stati messi in vendita.

Per ripristinare un adeguato patrimonio di case popolari, non necessariamente si dovrà procedere a nuove edificazioni. Si possono anche prendere in considerazione ipotesi di riconversione del patrimonio pubblico in disuso o l’acquisto di edifici privati inutilizzati.
La responsabilità delle politiche abitative ricade in primo luogo sul governo nazionale, ma anche il Comune e più ancora la Regione hanno voce in capitolo: le prossime elezioni regionali offriranno l’occasione per porre l’emergenza casa al centro del dibattito politico.

Il diritto alla casa è parte integrante dei diritti del lavoro e più in generale dei diritti di cittadinanza: tra le politiche di sostegno alla povertà il diritto alla casa deve essere una priorità assoluta; nessuna forma di assistenza garantisce una vita dignitosa a chi non ha un luogo dove abitare.

Tutto dipende dalla volontà politica. Non ci sono ostacoli economici. 
Se nel dopoguerra, quando la miseria era pesante, si sono costruiti, a Parma come altrove, interi quartieri di case popolari, tanto più adesso che dilagano lo spreco e la ricchezza (anche se non per tutti), i soldi si devono trovare.

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