Giovedì mattina, 8 novembre, di fronte al palazzo dell’EFSA si è tenuto un presidio con assemblea pubblica organizzato dalle associazioni "La Mercatiniera" e "Coordinamento Zero OGM". E' stato contestato l’operato dell’ Autorità per la Sicurezza Alimentare che sarebbe più propensa ad assecondare gli interessi delle imprese e in particolare delle multinazionali dell’agroalimentare piuttosto che svolgere il ruolo che le compete nel tutelare la sicurezza dei consumatori, secondo gli organizzatori.
In particolare è stata messa sotto accusa l’autorizzazione all’utilizzo del glifosato (erbicida di proprietà della Monsanto) in base a “valutazioni che si sono rivelate in contrasto con quelle dello IARC (Agenzia Internazionale della Ricerca sul Cancro)” e le autorizzazioni rilasciate per la registrazione di alcune varietà di mais e di soia OGM “nonostante le divergenze delle conclusioni di studi scientifici indipendenti”.
Più in generale si è affermata la necessità di rivedere i criteri di valutazione in merito agli effetti sulla salute e sull’ecosistema dei pesticidi usati in agricoltura. Per farsi capire più chiaramente, gli organizzatori, sotto lo sguardo incuriosito dei numerosi poliziotti e carabinieri schierati lì attorno, hanno imbandito alcuni tavoli con torte, focacce, panini, frutta, bevande... e l’assemblea è stata preceduta da una colazione e seguita da un pranzo a base di prodotti biologici.
Una scena idilliaca, se non fosse stato per il solito traffico di automobili che appestava l’aria di Viale Piacenza. Ma questo è un altro aspetto del problema dei “danni alla salute e all’ecosistema”.
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