Durante la pubblica assemblea convocata nella serata di giovedì 8 novembre, a Baganzola, dalle associazioni ambientaliste Legambiente, WWF e ADA, l’argomento in discussione era ancora una volta il futuro dell’aeroporto di Parma e in particolare come scongiurare la sciagurata ipotesi di una sua riconversione in scalo cargo.
Tale ipotesi, oltre a causare pesanti danni ambientali e a compromettere gravemente la vivibilità nei territori di Baganzola e Fognano, comporterebbe un allungamento della pista verso l’abitato di Baganzola che in questo modo ricadrebbe all’interno di un’area di tutela che, in prossimità degli aeroporti dovrebbe avere scarsa densità abitativa.
Questo è uno degli argomenti da sostenere nelle osservazioni che possono essere presentate nella procedura di Valutazione di Impatto Ambientale che sarà avviata il 16 dicembre presso il Ministero per l’Ambiente. L’assemblea è stata organizzata soprattutto per rendere nota tale scadenza e comunicare l’importanza di far pervenire entro tale data le osservazioni utili a contrastare il progetto cargo.
A tale scopo le associazioni ambientaliste hanno costituito un gruppo di lavoro e sollecitano la collaborazione di associazioni e singoli cittadini. Già nel corso dell’assemblea numerosi tra i presenti hanno lasciato i loro recapiti. Nella malaugurata ipotesi che la Valutazione di Impatto Ambientale esprimesse un esito favorevole, la minaccia dell’aeroporto cargo diverrebbe moto più concreta e più difficilmente scongiurabile.
Durante l’assemblea numerosi cittadini sono intervenuti esprimendo la loro preoccupazione. Inoltre è stata rilevata la mancanza di trasparenza e l’indisponibilità al dialogo con i cittadini da parte dell’Amministrazione Comunale ed è stata denunciata la responsabilità politica di Comune e Regione nel sostenere, anche con ingenti finanziamenti, un progetto che, indipendentemente dagli aspetti normativi è deleterio per la città.
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