venerdì 7 dicembre 2018

PER CAPIRE IL PRESENTE, PER AGIRE SUL FUTURO, SERVE ANCORA MARX

Marx ha più ragioni oggi di quando scrisse Il capitale. Nel duecentesimo anniversario della nascita del filosofo di Treviri, l’alternativa tra socialismo o barbarie si palesa in tutta la sua evidenza. Le contraddizioni del modo di produzione capitalistico stanno generando un processo di vera e propria regressione del genere umano: sfruttamento generalizzato, distruzione di diritti, razzismo, guerre, devastazione della natura. Il capitalismo ha esaurito la sua spinta propulsiva, ora si tratta di superarlo. Per parlarne Mercoledì 12 dicembre, Paolo Ferrero sarà, dalle 18,30 alla Corale Verdi (Parma).

A partire dalla stridente contraddizione tra capitalismo e umanità, questo libro offre un contributo alla conoscenza della figura e del pensiero di Marx. Il libro è diviso in tre parti. La prima offre un profilo della vita di Marx e introduce alcuni elementi della sua opera. La seconda delinea una sintesi del suo pensiero. La terza si confronta con una serie di fraintendimenti che sono cresciuti nell’ambito dei marxismi. 

Ha scritto Benedetto Vecchi sul Manifesto: "(...) Il bandolo della matassa ha però fili e fila da tirare, come quello della biografia di Marx. Paolo Ferrero e Bruno Morandi si inoltrano così su quel tornante, facendo leva su una evidente attitudine pedagogica rispetto le sue opere (Grundrisse e Capitale), convinti i due autori che la desertificazione politica di questi anni abbia quasi azzerato la conoscenza dell'opera marxiana. Il loro libro Marx. Oltre i luoghi comuni (DeriveApprodi, pp.240, euro 14) passa in rassegna la perigliosa e romantica vita del Moro, ma anche la teoria del valore lavoro, il ruolo della finanza, dello stato."

Paolo Ferrero è nato a Pomaretto (To) nel 1960. Operaio e poi cassaintegrato Fiat, valdese, è stato Ministro della Solidarietà sociale nel secondo governo Prodi e segretario nazionale di Rifondazione comunista. Oggi è vicepresidente del Partito della Sinistra europea. 

Bruno Morandi è nato a Roma nel 1930. Ha militato a lungo nel Partito comunista, poi nell’area del Manifesto. Ha lavorato con la Federazione lavoratori metalmeccanici e con la sinistra sindacale. È stato responsabile nazionale della formazione di Rifondazione comunista.

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