Stefano Lugli |
Stupisce ma non sorprende il silenzio del Ministro dell’Interno Matteo Salvini sul più grande processo per mafia al nord Italia.
La sentenza di primo grado del processo Aemilia con 125 condannati e più di 1.200 anni di carcere porta alla sbarra non solo appartenenti o collusi a un unico clan della ‘ndrangheta, ma un vero e proprio sistema ‘ndranghetista calato in Emilia-Romagna che inquinava l’economia e aveva messo le mani sulla ricostruzione post sisma grazie alla complicità di imprenditori, costruttori, professionisti, politici, giornalisti e persino di uomini delle forze dell’ordine.